Castel Trosino è un borgo unico, pieno di storia, il suo circondario un luogo pieno di bellezze naturali. Una terra da scoprire.
Castel Trosino è un piccolo borgo di origini medioevali che racchiude in sé una serie importante di “valenze” di ordine storico, architettonico, culturale e ambientale. Castel Trosino é stato da sempre collocato in una zona importante che conduce dai valichi Appennini al mare Adriatico. E’ infatti opinione diffusa che proprio su questa direttrice passasse l’originale strada consolare Salaria, non sappiamo se ciò corrisponda a verità, certo é però che attraverso questo importante borgo vi era una direttrice che collegava con l’area sud dell’Umbria, una direttrice molto usata nei tempi romani e alto medievali. Il piccolo borgo si trova sopra uno scoglio di travertino (materiale principe della zona) a mo’ di dirupo sulla valle del Castellano. Il piccolo borgo del castello vero e proprio é organizzato attorno ad una via centrale che penetra all’interno sino alla piazzetta principale posta dinanzi alla chiesa dedicata oggi a San Lorenzo Martire. Dalla stradella principale si diramano verso il bordo del dirupo delle stradelle secondarie. Il borgo è raggiungibile solo attraverso una entrata posta sul fronte strada, sul quale si notano delle antiche mura (sopra le quali sono poi sorte delle abitazioni) e una porta d’accesso. All’interno si nota un assetto tipicamente medievale: case di piccole dimensioni addossate le une alle altre, strade, sottopassi portoncini, il tutto realizzato con la mirabile pietra ascolana: il travertino. Questa situazione architettonica e ambientale ci fa fare un salto nel passato e ci riporta ad un tempo lontano che non sembra essere passato affatto attraverso questo luogo. Quello che è infatti estremamente caratteristico é che il luogo é stato trasformato pochissimo ed ha mantenuto quasi invariati alcuni aspetti medievali, tanto da essere usato oggi ancora per manifestazioni folcloristico-culturali estremamente caratteristiche: le feste medievali agostane e il presepe vivente. Tra le costruzioni la più caratteristica é la casa detta “della regina” o “palazzo del re Manfrì”, una piccolissima casa di tipico assetto medievale che di palazzo ha solo il nome, essendo di limitatissime dimensioni (circa 4/5 metri di fronte e alta non più di 5 metri). Questo casa è forse il più antico insediamento tardo medievale presente nella zona di Ascoli e rimasta pressoché immutata sia nelle dimensioni che nella struttura. Si possono infatti notare i due livelli: il piano terra utilizzato come luogo di lavoro dell’antichissimo artigiano che vi lavorava e il primo livello formato da un grande stanzone dove viveva tutta la famiglia. Ciò che rende particolarmente ricco questa struttura é la loggetta esterna non usuale per le semplici case medievali. In definitiva questa piccola casa é un gioiello di particolare interesse resa ancora più ammirevole dalla presenza dei materiali originali. E’ probabile che in antichità il borgo sia stato più ampio di quello attuale, ma frane antiche e recenti, crolli e terremoti lo hanno forse relegato alle dimensioni attuali. La prova di queste antiche e forse più ampie dimensioni é data da interessanti ritrovamenti effettuati al di sotto della rupe; lavorando i terrei vennero infatti rinvenute tombe arcaiche con rozzi oggetti (vasi), fibule bronzee, armille di filo di rame e altri ornamenti.